martedì 1 luglio 2014

Recupero delle Vecchie Infrastrutture a Modena

Esploriamo.com
Provincia di Modena

PISTA CICLABILE
SULLA VECCHIA TRATTA FERROVIARIA VIGNOLA MODENA


Sul territorio della provincia di Modena sono diverse le piste ciclabili che corrono da nord a sud, fra Appennino e pianura. Un tratto in particolare è stato realizzato grazie al recupero della vecchia tratta ferroviaria Vignola – Modena, che dalla cittadina di provincia, seguendo il corso del fiume Panaro, passando per  Spilamberto e successivamente lungo il fiume Tiepolo, attraversando i territori dei comuni di Castelvetro, Castelnuovo Rangone e arrivando alla prima periferie di Modena in località San Donnino (Modena Sud), e continuando a seguire la Strada Gherbella, per arrivare a un ponte pedonale che attraversa La Nuova Estense e conduce direttamente all’imbocco con Strada Vaciglio, la quale porta direttamente al Policlino di Modena e da qui al centro cittadino.


La particolarità di questo tragitto, è che si possono ammirare le vecchie stazioni ferroviarie che ancora oggi sono collocate lungo l’asse ferroviario, oggi asfaltato; purtroppo sono mal tenute e di conseguenza non possono essere visitabili, ma sicuramente possono essere ristrutturate, per essere sfruttate come punti di ristoro o locali di tendenza, soprattutto per l’area in cui si trovano e per l’architettura degli edifici un po’ retrò.
La ciclabile Vignola - Modena è sicura in quasi tutti i suoi tratti, in quanto attraversa tratti di campagna, zone interdette al traffico e strade riservate, le quali sono inserite all’interno di diverse aree verdeggianti, così da poter godere dell’ombra delle fronde degli alberi. Su questo tragitto si alternano in modo costante biciclette e pedoni, non è solo una via dello sport, ma anche una via percorsa dai pendolari diretti verso i luoghi di lavoro. Una via recuperata dal degrado e donata nuovamente all’utilità pubblica, alla salute del cittadino e alla natura. 

Speriamo quindi che la città di Modena possa recepire il nostro messaggio, e che possa quindi adoperarsi anche per il recupero di queste stazioni ferroviarie, che sono come piccole gemme nel verde della natura, attraverso anche cessioni a privati, perché la logica del profitto non è sempre distruttiva, ma è anche costruttiva.  Viviamo in un mondo di bellezza, non dobbiamo distruggerla, ma amalgamarci ad essa, perché dalla Natura traiamo forza, benessere e serenità.

Link per visionare il tracciato ciclabile:

 

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