lunedì 15 settembre 2014

ENERGIA VERDE - LE AREE PIU' VERDI D'ITALIA

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ENERGIA VERDE - LE AREE PIU' VERDI D'ITALIA

Oggi giorno le città diventano sempre più invivibili, con il traffico in aumento, il problema dei rifiuti, le aree metropolitane si espandono e i palazzi sempre più alti non fanno che aumentare le zone d’ombra sulla città stessa, distruggendo ogni sorta di verde cittadino. I comuni da un lato vogliono incassare con le concessioni edilizie e dall’altra devono cercare di attrarre il compratore degli immobili attraverso la creazione di zone verde limitrofe e all’interno della nuova area urbana, oltre a infrastrutture adatte a una buona qualità della vita. Tutto questo non può che creare divergenze di sostenibilità fra i nuovi cittadini e coloro che già vivono il comune da quando si stanziarono lì nei tempi del boom economico, costretti quindi a vivere nella famigerate case popolari, un insieme di forme geometriche che poco hanno a che fare con l’architettura di design, un’accozzaglia di colori spenti e cupi, così come lo sono gli amministratori comunali che approvano e portano a termine certe brutture nelle loro città.
È solo con il passare del tempo e ammirando i propri errori che la mente umana inizia a capire che bisogna ricominciare da capo, salvando il salvabile e distruggendo tutto il resto. Ecco dunque che alcuni poli industriali eretti come cattedrali del male all’interno dei centri urbani durante l’era del boom economico, vengono oggi demolite o recuperate. Molte sono le metropoli nel mondo che recuperano vecchi stabilimenti industriali, realizzando al loro interno lussuosi loft, negozi e appartamenti, seguendo le tendenze della moda del momento, riqualificando aree cittadine che fino a quel momento sembravano in mano allo spaccio e alla criminalità.
sito web Economist
Ad esempio la zona di Londra denominata “Nine Elms” è una sezione terrificante da osservare, è un interscambio ferroviario realizzato seguendo i bozzetti dei set cinematografici dell’orrore, dove oltre alla ferrovia, si trova una discarica e una centrale di pompaggio. Il lento mutamento di questa area è stato possibile anche grazie a spostamenti di dipartimenti come l’Ambasciata Americana, che decise nel 2008 di spostarsi in quest’area sulle rive del Tamigi, a seguire una compagnia straniere con sede in Malaysia comprò la centrale elettrica stanziata in Nine Elms e il terreno circostante; successivamente il governo centrale di Londra ha deciso di sovvenzionare i lavori della metropolitana da Londra verso West End.


Un altro problema per i comuni è quello della eco-sostenibilità energetica, in quanto gli sprechi energetici sono sempre una grande lacuna delle amministrazioni locali, ma anche il privato è ancora indietro, in quanto le nuove abitazioni nascono con l’intento di essere autosufficienti per la maggior parte dell’energia che lo stabile necessita, mentre le vecchie abitazioni non riescono a essere convertite, in quanto servirebbe un esborso economico maggiore di quello previsto per una nuova costruzione, in quanto ci sarebbe da riadattare tutta la struttura, per tanto ogni cittadino è lasciato a se stesso nella ricerca del risparmio, chi può installa dei piccoli pannelli solari per l’energia del condominio, altri installano impianti di generazione acqua calda sul tetto, con tutti gli ostacoli che la burocrazia impone. Lo stesso vale per le imprese, le quali cercano in tutti i modi di risparmiare sulla voce di bilancio energia, aiutate anche dagli incentivi e sovvenzioni statali nella realizzazione di impianti fotovoltaici e altri recuperi energetici come il vapore per il riscaldamento etc.

Molti comuni non riescono nemmeno ad iniziare nuovi progetti eco-sostenibili a causa della mancanza di fondi, anche solo per lo start-up iniziale, dal quale si parte per lo studio in generale dell’area urbanistica e delle possibili soluzioni da applicare.
sito web green news
L’Unione Europea cerca di venire in contro alle esigenze economiche attraverso finanziamenti per tutti i settori urbanistici, il tutto con una previsione di abbattimento delle emissione di CO2 superiore al 24%, e di conseguenza ottenere una diminuzione dalla dipendente degli idrocarburi.



Tuttavia ci sono comuni che riescono a implementare il riciclo delle fonti rinnovabili, sino a giungere al 100% del loro fabbisogno, come nel caso del comune di Prato allo Stelvio (BZ) con la cooperativa E-Werk Prad . Dal rapporto di Legambiente emerge che il 28% del fabbisogno energetico del nostro paese è coperto da fonti rinnovabili, grazie agli impianti fotovoltaici, eolici e dello sfruttamento delle biomasse. Dobbiamo comunque segnalare la città di Piacenza come la città a maggior risparmio energetico nell'ambito pubblico, attraverso l’installazione di 13 impianti fotovoltaici collocati su diversi edifici pubblici.

E' da sottolineare in oltre che il settore delle energie rinnovabili è un motore economico molto importante, che assorbe una grande quantità di lavoratori specializzati, rendendolo uno dei nuovi settori di grande interesse per la sostenibilità economica del paese, e che in questo momento di crisi c'è bisogno di crederci di più e sostenerlo con maggiori finanziamenti, perchè in questo caso la voce risparmio (energetico) è uguale a salute.

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